Quando Confcooperative e Libera hanno siglato, il mese scorso, il protocollo d’intesa non immaginavano minimamente che un mese dopo la cooperativa NCO, da sempre nel circuito di Libera, fosse oggetto di un’intimidazione camorristica. Dopo l’assemblea di sabato e le parole dei nostri cooperatori, anche il commissario regionale e vice presidente vicario nazionale Carlo Mitra fa sentire la sua voce: “Più di un’azione repressiva, alle mafie fanno paura le idee e le buone pratiche. Questo è il senso dell’accanimento contro i beni confiscati che le cooperative valorizzano. È una conferma che il comportamento di ognuno di noi, la responsabilità personale che genera responsabilità civile collettiva, sono la strada giusta per prendersi cura dei luoghi infestati dal malaffare criminoso ed estirpare la mala pianta. Agli amici della cooperativa NOC, oggetto del recente odioso e vile atto di intimidazione, va il sostegno di Confcooperative e di tutti i cooperatori. Vogliamo e dobbiamo rafforzare la solidarietà attiva, proprio come Confcooperative e Libera si sono impegnate a fare con la firma del protocollo alla vigila di Natale alla presenza di tutto il Consiglio nazionale”.
