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È stallo per la legge sulla cooperazione sociale. Confcooperative: “Situazione intollerabile”

legge-cooperazione-sociale-campania“La VI  Commissione consiliare della Regione Campania continua inspiegabilmente a ritardare la deliberazione sul testo unico di legge a tutela della cooperazione sociale campana. Riteniamo che questo comportamento sia scandaloso. Lasciare un intero settore senza regole serve solo alla mala politica – e soprattutto nei nostri territori – a facilitare l’infiltrazione e gli affari della camorra”. A dichiararlo sono Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania e Giovanpaolo Gaudino, coordinatore Federsolidarietà Confcooperative Campania.

L’insofferenza dell’ Associazione di tutela del movimento cooperativo è la conseguenza di una lunga battaglia.  Nonostante siano trascorsi 13 anni, la Campania resta l’unica regione italiana a non aver recepito la legge 381/91 che riconosce il ruolo chiave della cooperazione sociale nella società civile e soprattutto impone alle Regioni la creazione di un albo, unico riferimento per le convenzioni con la Pubblica Amministrazione. Il gap normativo non solo svilisce una forza che spesso – suo malgrado – svolge una funzione di supplenza rispetto alle mancanze delle Istituzioni, ma danneggia l’operato delle imprese che ad oggi assicurano lavoro a migliaia di persone e servizi alle comunità territoriali.

I RESTROSCENA

A Settembre la Sottocommissione alle Politiche sociali della regione Campania ha unificato le due proposte di legge che da troppi anni giacevano insabbiate senza soluzione.  La seduta per licenziare la proposta definitiva, però, viene rinviata di continuo. Da qui la denuncia.

I NUMERI

Le manchevolezze della P.a. nei confronti della cooperazione sociale in Campania sono una stranezza. Secondo Unioncamere in Campania ci sono 1.553 cooperative sociali, così distribuite:

  • 203 cooperative sociali ad Avellino
  • 154 cooperative sociali a Benevento
  • 319 cooperative sociali a Caserta
  • 543 cooperative sociali a Napoli
  • 334 cooperative sociali a Salerno

Il loro operato si traduce in occupazione e sviluppo del territorio. Nel 2012 la Svimez (Associazione per lo sviluppo industriale nel Mezzogiorno) ha dedicato ampio spazio al protagonismo della cooperazione sociale nella socio-economia del Sud. Il rapporto evidenzia che più della metà della cooperazione sociale è localizzata nel Mezzogiorno con 4.235 unità e una percentuale del 41,3%.

IL DUBBIO

La Regione Campania vuole difendere e promuovere questo settore o ha deciso, proprio in un momento di crisi socio-economica, di far perdere altri posti di lavoro e quindi di aiutare l’economia criminale?