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Donna e lavoro: Confcooperative lavora per la conciliazione

donna-lavoratriceLe donne, da sempre regine del fare, nel mondo della cooperazione sono una compagine per nulla minoritaria. Le sfide dell’innovazione aziendale e dei modelli di welfare chiedono alle cooperatrici di impegnarsi, assumendo ruoli decisionali e politici all’interno delle associazioni di riferimento. Un ventaglio di sfumature che investono gli impegni familiari e privati, tutti importanti, nessuno escluso. La realizzazione lavorativa è di certo un diritto che, tuttavia, non dovrebbe mai privare la donna dei tempi in famiglia. Con questa spinta si rinnova la commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative, insediatasi il 21 novembre 2012 a Roma. Nella sala Europa della sede di Borgo Santo Spirito si sono riunite 51 dirigenti, elette dalle Unioni o dalle Federazioni di riferimento. Tra loro anche le le tenaci campane Luigia Adiletta (Fedagri) e Rosanna Giordano (FederazioneSanità) su indicazione dell’Unione regionale, e Agnese Salerno per conto di Federcultura. A coordinarle Giovanna Zago, cooperatrice veneta che anima l’attività della Commissione fin dai primi passi nel 2005.  La conciliazione tra lavoro e famiglia è il binario preferenziale per gli studi della Commissione, proprio come dimostra “Progetto F.I.L.(famiglia, impresa, lavoro)”, un’indagine ad hoc sui temi appena citati. Conciliare significa evitare stress per i lavoratori e costi per le aziende. Per questo motivo è importante l’insediamento di commissioni in tutte le regioni (sono dodici quelle già operative). Presto la costituzione anche in Campania.