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Giovanpaolo Gaudino guiderà il nuovo Consiglio di Federsolidarietà Campania

giovanpaolo-gaudinoÈ Giovanpaolo Gaudino il nuovo presidente di Federsolidarietà Campania. La Federazione delle cooperative sociali (un sistema di 4.000 persone, di cui il 52% sono donne, con un fatturato aggregato che supera i 90 milioni di euro) aderenti a Confcooperative Campania l’ha eletto durante l’Assemblea “Il valore della cooperazione sociale in Campania” presso il Centro di Spiritualità Sant’Ignazio di Napoli.

Giovanpaolo Gaudino subentra a Carlo Mitra, commissario della Federazione negli ultimi due anni, ed ancora commissario dell’Unione regionale. “Federsolidarietà Campania ha un nuovo presidente. Un cooperatore genuino, espressione di una nuova generazione della cooperazione campana. Sono certo che Gaudino sia il dirigente giusto per affrancare definitivamente la nostra cooperazione da criticità e fragilità storiche ed aprire una nuova stagione di sviluppo di Federsolidarietà. A Giovanpaolo e al nuovo Consiglio gli auguri sinceri di buon lavoro” ha commentato Mitra subito dopo la nomina.

Da parte sua, Gaudino ha ringraziato il commissario ed il coordinamento regionale per il lavoro di questi anni.  “Lavorerò in squadra per il bene della cooperazione sociale campana” ha commentato.

Il presidente di Federsolidarietà nazionale, Giuseppe Guerini ha preso la parola rimarcando non solo il lavoro della Federazione a livello nazionale ed europeo, un livello, quest’ultimo, in cui il dirigente confida molto, ma pure per sottolineare il contributo che la cooperazione campana potrebbe apportare a livello nazionale. “In questi anni di commissariamento, la Campania ci è mancata. Abbiamo bisogno della Campania in casa Confcooperative” ha detto.

La Federazione ha illustrato i temi che ritiene prioritari per il settore. In primis urge la pubblicazione di una legge regionale a tutela della cooperazione sociale, visto che la Campania non ha mai recepito la legge 381/91 che sancisce, tra le altre cose, la creazione di un albo, riferimento per la partecipazione alle gare pubbliche.  Tuttavia, la normativa non è l’unico obiettivo. La Federazione intende concentrarsi, nei prossimi quattro anni, su:

  • La Spending review e la riorganizzazione dei servizi
  • La politica dei pagamenti
  • L’occupazione, i bisogni e le risorse territoriali
  • La confisca dei beni, la criminalità organizzata e la rivalutazione dello spazio pubblico
  • L’intersettorialità (agricoltura sociale, housing sociale,turismo sostenibile) come modello di sviluppo

luciano-schifone-federsolidarieta-campaniaTra gli invitati, sono intervenuti Luciano Schifone, vicepresidente della Commissione Politiche sociali della Regione Campania. “La bozza di legge per la cooperazione sociale campana è all’esame della Commissione Bilancio per l’approvazione in Consiglio regionale.  Il lavoro riprenderà celermente subito dopo le elezioni europee” ha dichiarato.

Di impegno delle parti sociali, soprattutto sul versante dell’inclusione di soggetti svantaggiati (rom, in primis, secondo le linee europee) ha parlato Rosanna Romano, direttore generale Politiche sociali Regione Campania.  Per la dirigente l’attenzione delle parti sociali e dell’assessorato deve e dovrà condensarsi sulla programmazione 2015 – 2020.

La Tavola rotonda “Cooperazione sociale in Campania: politiche, strategie, risorse” ha coinvolto i cooperatori Antonio Capece,  Antonio Arzillo, Maria Grazia Di Meo e Antonio Calandriello che hanno illustrato la loro esperienza cooperativa sui territori di provenienza.  Dal riciclo degli abiti usanti e l’utilizzo dei beni confiscati, fino all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, i racconti dei cooperatori hanno reso almeno l’idea dei risvolti socio-economici che ha la cooperazione in Campania assume.

È intervenuto anche il cooperatore napoletano, Giuseppe Del Pennino. “Checché se ne dica, la cooperazione sociale campana è sana.  Essa deve essere diventare la protagonista del territorio. Per quanto riguarda la legge c’è il rischio che essa risulti vetusta ancor prima della pubblicazione, visto che doveva essere recepita negli anni Novanta” ha stigmatizzato.

A lavori conclusi, i cooperatori hanno manifestato la gioia per la nomina di Gaudino, ben consapevoli – come ha ricordato Carlo Mitra – che il suo è un incarico oneroso, da adempiere nell’interesse comune.

Il Consiglio della Federazione è così composto:

Giovanni Tagliaferri (cooperativa Lilliput)

Mario Sicignano (consorzio Proodos)

Mario Cappella (cooperativa Officina dei talenti)

Annunziata D’Aiello (cooperativa Litografi Vesuviani)

Girolmina Mainiero (cooperativa Il millepiedi)

Chiara Boemio (cooperativa Fuoriclasse)

Giada Civitillo (cooperativa Cesantorf)

Rocco Rota (cooperativa Damare)

Antonio Arzillo (associazione Handiamo Onlus)

Domenico Grande (cooperativa Soluzioni C.M.)

Magalì Civitillo (cooperativa Di. Ma)

Giuseppe D’Ambrosio (cooperativa Oasi Project)

Marco Argenio (cooperativa Koinon)

Ciro Plaitano (cooperativa Fili d’erba)

Marina Scappadicci (cooperativa Gli amici di Eleonora e Guido)

Bruno De Rosa (cooperativa Mediterranea)

Carlo Noviello (cooperativa Il villaggio di Esteban)

Maria Grazia Di Meo (cooperativa Social Lab 76)