Arrivano a Caserta e in provincia con la speranza di una vita nuova e invece finiscono nelle spire della prostituzione. Sono ragazze straniere, sole o con bambini, per lo più nigeriane. Una realtà che suor Rita Giaretta, religiosa delle Orsoline del Sacro cuore di Maria, non tollerava, cosicché per quelle donne ha fondato Casa Rut e la cooperativa sociale NewHope.
Era il 1997 quando suor Rita e le consorelle sono uscite in strada per intercettare le ragazze costrette a prostituirsi. Consegnavano loro un vasetto di primule. Solo un gesto come a dire “noi ci siamo”. Inizia presto una storia diversa dall’orrore: apre Casa Rut, una comunità per le vittime della tratta e per i loro bambini. Finché suor Giaretta e le altre comprendono che l’accoglienza non basta. Ci vuole il lavoro: solo il lavoro libererà le ragazze dai loro sfruttatori, rendendole autonome. Nasce NewHope, la cooperativa per dare speranza nuova.
In cooperativa le operaie tessono borse, coperte, astucci, zainetti e tanto altro con tessuti etnici. Oggetti pregiati non solo per i materiali, ma anche per il valore che sottendono. Sono il frutto dell’integrazione e del valore di ciascun essere umano. Della dignità ritrovata.
Qui, sul sito della cooperativa, troverete il catalogo dei prodotti, acquistabili anche on line. Scegliere queste stoffe è un gesto piccolo, non banale, e rivoluzionario. I prezzi sono accessibili. Date un’occhiata!
Curiosità
Suor Rita Giaretta è di origine vicentina. Arriva a Caserta e affronta immediatamente i problemi del territorio. Ha scritto anche due libri (“Spezzare le catene” e “Osare la speranza”) per raccontare la Chiesa di periferia. La comunità si chiama Rut perché il nome ha il significato biblico di amica. Rut è colei che sceglie di darsi, e di abbracciare quanti sembrano invisibili agli occhi degli altri. Suor Rita Giaretta ha incontrato più volte la scrittrice Dacia Maraini, da sempre vicina alle difficoltà sociali delle donne. Di recente le sarte hanno confezionato un simbolo per tutte le donne candidate nella lista di Tzipras. Anche la scrittrice Valeria Parrella è stata ospita della cooperativa.
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