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I bimbi congolesi in Italia. Per Confcooperative Campania è un esempio di buona cooperazione internazionale

bambini-congolesiGioia. Deve essere questo che hanno provato le famiglie adottive italiane dei 31 bambini congolesi, bloccati da mesi in patria per problemi burocratici. L’aereo dell’Aereonautica militare ha atterrato a Ciampino. La notizia è su tutti i giornali, e rileva non solo per la sua forte umanità, ma pure per il lavoro di cooperazione internazionale intrapreso. A quanto apprendiamo è stato un accordo tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente del Congo Joseph Cabila a sbloccare la situazione, non senza un contributo significante degli enti del Terzo settore coinvolti.

“Questa notizia ci rallegra. È giusto che quei piccoli godano dell’amore e della serenità, tra le braccia dei loro nuovi genitori. L’auspicio è che la cooperazione internazionale possa lavorare sempre meglio per permettere ai più piccini, nati in condizioni disagevoli, di essere felici” commenta il presidente di Confcooperative Campania, Patrizia Stasi, da anni in prima fila nella difesa del bene comune e nel sociale.

I piccoli stanno bene. Hanno viaggiato in compagnia del ministro delle Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, del presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Silvia Della Monica e del vicedirettore generale per gli italiani all’estero, Marco Del Panta.