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Laboratorio verde 2013: Social Lab al lavoro per i disabili psichici

area-verde-social-labL’inserimento lavorativo dei disabili psichici costituisce un tabù. E non per la malattia mentale in sé, ma per la mancanza di tolleranza sociale. In questo scenario, c’è chi si adopera per vincere il pregiudizio. Social Lab, cooperativa sociale di tipo b beneventana, ha avviato “Laboratorio verde 2013”, un progetto che si propone di creare percorsi di inclusione sociale per gli utenti del Dipartimento di Salute Mentale di Benevento attraverso il lavoro di riqualificazione e manutenzione di aree verdi e di giardini. Queste attività abbracciano in sé l’idea di produttività sociale: un’idea che arricchisce la personalità di ogni membro grazie al recupero della solidarietà e della collaborazione di gruppo. Il team di Social Lab opera a monte una valutazione dei soggetti da avviare a questi percorsi: ne apprezza le abilità e li orienta verso percorsi ad hoc. Da quel momento si apre per la persona una fase nuova della sua esistenza. Una fase di relazione, di identità collettiva che passa per il lavoro. Le aree riqualificate divengono un vessillo: frutto dell’applicazione e fonte di riconoscimento da parte della comunità. La malattia sfuma, quasi perde i suoi contorni e la persona ritorna ad essere tale, protagonista dei suoi giorni e non vittima.

Il progetto

Laboratorio verde 2013” è finanziato con i fondi CIPE e durerà fino ad aprile 2014.  Coinvolge  i territori di Benevento, Morcone e San Bartolomeo in Galdo, per un totale di undici utenti inseriti, affiancati da operatori qualificati che monitorano i percorsi individuali e di gruppo.

disabili-psichiciLa testimonianza di un socio-lavoratore

Un socio lavoratore della cooperativa racconta così la sua esperienza: «La mia generazione ha imparato a fare i conti con la precarietà, la respira come l’aria. Mi sono sentito coinvolto, a volte partecipe, in un mondo dove chiunque e quindi nessuno è a conoscenza di tutto e quindi di niente. In questa ambivalenza metafisica, spesso invalidante, bisogna fare delle scelte e quando si è, come me, confusi e passivi, talvolta spaventati o esasperati, si hanno non poche difficoltà. Non capita tutti i giorni di incontrare persone che, quando meno te lo aspetti, ti spianano la strada della solidarietà e della comprensione. La Cooperativa Social Lab  mi ha ridato la fiducia in me stesso. Non c’è pregiudizio nei nostri sguardi ma affetto e trasparenza. Sento di avere, e per me è una parola grossa, una famiglia con la quale lavorare, ridere, scherzare, e ciò è inestimabile. Dico solo: grazie Presidentessa. Vorrei scrive di più ma in quattro righe non si può esprimere tutta la gioia che provo».