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Editoriale, Carlo Mitra: “L’Italia e l’Europa percorrano la strada della coesione”

carlo-mitra-confcooperativeIl Paese ripartirà? Siamo davanti a settimane importanti per capirlo. La legge di Stabilità è un piccolo banco di prova. Piccolo non perché sia un’occasione marginale, ma per il fatto che la fragilità politica e i vincoli esterni continuano a pesare come macigni sul lavoro del Governo.

La legge di Stabilità, nel segno della qualità,  potrebbe fornire al Paese l’indicazione verso un percorso nuovo. Serve, però, più coraggio per spostare il tiro in modo più esplicito nella direzione del lavoro e dell’impresa.

Come si realizza questo disegno? Con scelte precise, selettive.

Basterebbe:

– Superare i ritardi dei pagamenti

– Incidere di più sul Cuneo fiscale

– Avviare un robusto disboscamento della burocrazia

– Programmare investimenti su scuola e ricerca

Ci sono tenui segnali nel testo uscito del Senato, ma non bastano, ci vuole più incisività, più audacia. Come ci vogliono più determinazione e coraggio in Europa per far valere le buone ragioni del nostro Paese, e di altri che a causa del loro debito, sono sottoposti da anni ad una vera e propria spoliazione di risorse. Questa politica ha generato depressione e disoccupazione intollerabili. Non c’è risanamento che tenga se si impoveriscono milioni di persone, se si decimano le imprese.

Deve essere invertita la logica che ha distrutto i legami, le relazioni in Europa, tra gli Stati e tra le persone, minando pericolosamente la coesione sociale.