Territori da rifiorire: la magia dell’Irpinia al centro della terza edizione del campo estivo

Per il terzo anno di seguito Confcooperative Campania ha proposto agli Animatori di Comunità del Progetto Policoro – e più in generale a giovani tra i 18 e i 35 anni interessati all’esperienza della cooperazione – il campo residenziale ed itinerante estivo. Il titolo scelto per il 2023 è stato “Territori da rifiorire… ritornare, riabitare, rinnovare”, pensato per osservare, attraverso il punto di vista del movimento cooperativo, uno spaccato tra la valle del Sele e l’Alta Irpinia. Si è andati alla scoperta delle storie e delle esperienze di alcune cooperative che da Caposele a Monte Sant’Angelo, da Quaglietta a Senerchia, passando per il cammino di San Guglielmo – operano, mettendo al centro la bellezza della natura e la comunità. Esperienze che rispondono agli obiettivi dell’Agenda 20/30 e al tema della sostenibilità, a cui l’intero programma del campo si è ispirato nel declinare i lavori delle varie giornate.

Cooperative sociali e di comunità come Intra, Il germoglio, Stazione Goleto hanno svelato il loro impegno per l’accoglienza, per la ripopolazione dei luoghi e per la rieducazione dei detenuti. Altre come la Cooperativa Impresa sociale Carmasius o la Cooperativa di comunità La Drupa hanno comunicato e fatto vivere i segreti di un territorio, dove l’elemento naturale incontaminato, le leggende, la lentezza, le tradizioni costituiscono materia viva, un richiamo e una via di sviluppo.

Attraverso oasi, sentieri, borghi, rocche, i partecipanti al campo hanno compreso, mettendo in moto i sensi della vista, del gusto, e dell’ascolto, che le aree interne custodiscono segreti e peculiarità che possono evolvere in progetti cooperativi e quindi di impresa.

In questo campo si sono presentati paesaggi e suggestioni completamente diversi da quelli proposti nelle precedenti edizioni, che hanno visto al centro le aree urbane del casertano con il tema del riscatto dei beni confiscati e quelle di Napoli, in particolare la Sanità, con la creazione di un sistema cooperativo capace di leggere il quartiere e offrire occasioni di lavoro e di recupero sociale.

Oltre la parte esperienziale e di racconto in collaborazione con le cooperative citate, il campo ha offerto anche momenti di scambio con alcuni rappresentanti di istituzioni delle aree interne. Una vera e propria Tavola rotonda ha messo insieme e a confronto il mondo delle imprese cooperative, il mondo delle istituzioni e la Chiesa diocesana. Sono difatti intervenuti:  S.E. Mons. Pasquale Cascio, Vescovo dell’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco, Bisaccia, il Sindaco del Comune di Monteverde, Antonio Vella, il Presidente del Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia, Luigi D’Angelis e il Presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea. 

L’esperienza si è conclusa affidando ai giovani partecipanti l’impegno a custodire e a far fiorire in sé la forza e l’energia dell’Alta Irpinia, che si è rivelata attraverso il popolo, protagonista della comunità, uomini e donne che collaborano pienamente con le imprese che sono state coinvolte nel programma della due giorni. Le relazioni e la convivialità sono state una componente chiave del campo, come il valore dell’accoglienza, che si è respirata in ogni luogo e in ogni esperienza condivisa.