Cooperare in Campania: una fatica, ma l’Associazione non demorde (di Carlo Mitra)

carlo-mitra-confcooperative-campaniaLa Campania è una regione cooperativa importante grazie alla presenza di oltre 9000 cooperative che rappresentano una rete economica e sociale di grande valore.

Una rete che nella crisi ha espresso una lodevole capacità di tenuta sia delle imprese che dell’occupazione, e questo nonostante il pesante fardello del ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione.

In questa regione questo valore non ha mai trovato un riconoscimento adeguato.  Parlerei di vera e propria misconoscenza. Ne sono prova alcuni fatti storici e il contesto socio –politico.  Anni fa la Giunta Bassolino cancellò dallo Statuto regionale, con un colpo di spugna, qualsiasi riferimento all’art 45 della Costituzione. Fatto emblematico, grave, che poi si è sostanziato nel vuoto legislativo cooperativo. Assenza di una legge quadro che riconoscesse il valore della cooperazione e assenza di una legge di recepimento della 381 del 1991 a tutela della cooperazione sociale.

In questi due anni con un impegno straordinario Confcooperative, insieme alle altre due Centrali, è riuscita a colmare quei vuoti, prima conquistando la legge quadro (legge n 37 del 2012) e poi riesumando dalle sabbie mobili di anni la proposta di legge per la cooperazione sociale che sta per approdare in Consiglio regionale.

Nonostante questi indubbi successi restano le inaccettabili difficoltà e le disattenzioni rispetto all’attuazione della legge quadro.

Altrettanto gravi sono i tempi nel gestire gli adempimenti pregressi imposti dalla legge 32 del 1977.

Un insieme di difficoltà amministrative, dunque, che mal si conciliano con lo sforzo apprezzabile del Consiglio che per la prima volta produce risultati importanti per il movimento cooperativo.  L’obiettivo deve essere di trovare una sintesi coerente tra le diverse volontà per riconoscere e dare valore alla cooperazione campana. Il valore che merita per quanto produce nella comunità locale in termini socio-economici.