Per il pluralismo dell’informazione: la cooperazione editoriale ha incontrato Legnini

editoria - cooperativaL’editoria e l’informazione fanno i conti con i tagli al Fondo per l’editoria che ammonta oggi a 50 milioni di euro, una cifra irrisoria per i contributi alla stampa quotidiana e periodica. L’Alleanza delle cooperative, settore comunicazione, preoccupata per i contraccolpi che potrebbero travolgere il mondo della cooperazione giornalistica, ha organizzato lo scorso 30 ottobre, a Roma,  presso la Sala della Mercede (Camera dei Deputati) l’Assemblea “Per il pluralismo dell’informazione”.

È intervenuto ai lavori, l’on. Giovanni Legnini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, che ha subito tranquillizzato gli animi con la notizia che al Fondo è stato destinato un badget superiore.

Dalla Campania, ha partecipato ai lavori Laura Cocozza, presidente della cooperativa di giornalisti, Iuppiter.

“L’Assemblea è stata l’occasione per un proficuo confronto tra i protagonisti dell’editoria pura, qual è quella cooperativa, e i rappresentanti del Governo e del Parlamento. Sul tappeto, il tema della precarietà in cui versa tutto il settore dell’informazione, alle prese con la crisi economica e soprattutto con il difficile passaggio al digitale. Attraverso i vari interventi è emerso chiaramente che la priorità contingente è riuscire ad ottenere un adeguato rifinanziamento dei contributi diretti per l’editoria, per garantire nel breve periodo la continuità delle piccole testate, ma che occorrerà anche un adeguato sostegno futuro per accompagnare le aziende verso la necessaria trasformazione digitale. Sarà per questo necessario un fondo iscritto nella legge di stabilità che abbia una destinazione diversa da quella del contributo diretto e che sia, cioè, destinato allo sviluppo, alla formazione e all’aggiornamento. Solo così si può affrontare il futuro, cioè lavorando sulla riconversione delle aziende editoriali, che significa soprattutto investire nei new media e nelle professionalità del terzo millennio. In conclusione, più che parlare di “salvare” le cooperative editoriali, è importante prepararle ad affrontare sviluppo e cambiamento e preservare così quella pluralità di idee e di opinioni sulle quali si basa la democrazia” commenta Laura Cocozza a margine dell’incontro.

Ad animare il dibattito giornalisti, sindacalisti e esponenti della politica.