Dumping contrattuale, è lotta. Confcooperative modello di rappresentatività

sentenza-dumping-contrattuale-unciTempi duri per il dumping contrattuale.  La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 59/2013, parla chiaro: le norme dei CCNL sottoscritti da Confcooperative sono un modello da seguire.
La pronuncia è l’esito di un giudizio sulla legittimità costituzionale dell’art 7, comma 4 della legge 31/2008, sollevato dall’Unci davanti al Tribunale di Lucca.
La norma, su cui è sorta la questione costituzionale, dispone che, in presenza di una pluralità di contratti collettivi, per i soci lavoratori i trattamenti economici complessivi devo essere non inferiori a quelli dettati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria.  La Corte Costituzionale ha confermato il principio, sostenuto con fermezza anche dal Ministero del Lavoro, che la finalità perseguita dal legislatore è quella di garantire l’estensione dei minimi di trattamento economico agli appartenenti ad una determinata categoria, assicurando la parità di trattamento. Si tratta di un ulteriore e importante passaggio nella lotta al dumping contrattuale, che si aggiunge al quadro dei cosiddetti “indici sintomatici di rappresentatività”.

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