Confcooperative Campania ha riorganizzato le sue Federazioni. Ora, dopo due anni di commissariamento l’Associazione saluta Carlo Mitra e si prepara ad eleggere la nuova leadership
Si terrà il 20 maggio alle ore 10,00, presso il Centro Congressi Tempo, Centro Direzionale, Napoli, l’Assemblea per eleggere la nuova leadership di Confcooperative Campania, la prima associazione del movimento cooperativo in Campania. Dopo il rinnovo delle cariche nelle sette Federazioni di settore, i delegati delle cooperative aderenti dovranno eleggere il presidente ed il consiglio della struttura regionale. Carlo Mitra, commissario pro tempore e già presidente di Confcooperative Lazio, lascia, perché giunto alla fine del suo mandato.
“In questi anni abbiamo lavorato in squadra per ridare un’organizzazione ad un Associazione forte, e che può esserlo ancora di più. Abbiamo conquistato, anche insieme a Agci Campania e a Legacoop Campania, una legge quadro per la cooperazione, e quasi certamente le cooperative sociali godranno presto di una normativa ad hoc, come accede nelle altre Regioni. All’orizzonte la sfida dell’Alleanza campana delle Centrali cooperative e una rappresentanza sempre più efficace” dice Carlo Mitra.
Carlo Mitra è giunto a Confcooperative Campania nel 2010, in seguito ad un provvedimento del Consiglio nazionale. Le gravi disfunzioni dell’Associazione regionale ne determinarono il commissariamento. Da quel momento il commissario ha attivato un riassetto, puntando sulla comunicazione, la rete, i talenti, il valore della rappresentanza. Sulla cultura cooperativa.
“La Campania è una terra cooperativa: 9000 imprese attive e altre 1000 che nascono ogni anno. Purtroppo il quadro legislativo e normativo, cosi come la sensibilità delle istituzioni e della politica verso il soggetto cooperazione, non è altrettanto significativo. Non coglie il valore di questo patrimonio di impresa, di lavoro, di economia sociale” conclude Mitra.
Ai lavori assembleari parteciperanno i delegati delle cooperative aderenti su le cinque province campane e il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini.
IL SISTEMA CONFCOOPERATIVE CAMPANIA
Il Sistema Confcooperative Campania rappresenta quasi 900 cooperative (19 sono Banche di credito cooperativo), per un totale di 75.000 soci. Il 75% della forza lavoro fa riferimento a cooperative aderenti nelle aree di Napoli e di Salerno. Oltre il 61,7% degli addetti sono anche soci delle cooperative in cui prestano lavoro. Il 65% degli addetti ha un contratto da dipendente a tempo indeterminato.
Il 49,3% degli addetti è donna. A livello territoriale, il 33,2% delle aderenti fa riferimento all’area di Napoli, il 26,1% a Salerno, il 23,2% a Caserta, il 10,5% ad Avellino e il restante 7% a Benevento. Su base settoriale quasi il 40% delle aderenti fa riferimento a Federsolidarietà.
Il fatturato aggregato (diretto e indiretto, comprese anche le BCC) si attesta a circa 850 milioni di Euro (stime esercizio 2013). Il capitale sociale aggregato ha superato i 68 milioni di Euro. La micro capitalizzazione rimane, tuttavia, una emergenza. Il 65% delle cooperative attive aderenti, infatti, ha ancora un capitale sociale inferiore a 10mila Euro. La patrimonializzazione aggregata raggiunge quasi 600 milioni di Euro. Negli anni della crisi le cooperative attive hanno tenuto, ma non senza difficoltà.
MATERIALI
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