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Rifinanziato l’incentivo Occupazione Mezzogiorno: sgravi per chi assume

Rifinanziato l’incentivo Occupazione Mezzogiorno che prevede sgravi contributi per i datori di lavoro che assumono giovani fino a 35 anni di età o disoccupati senza impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. L’incentivo viene riconosciuto per le assunzioni effettuate tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2018 e consiste in uno sgravio contributivo per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8060 euro annui, per ogni lavoratore assunto. L’incentivo spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in una regione “meno sviluppata” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o in una regione “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna), indipendentemente dalla residenza della persona da assumere e dalla sede legale del datore di lavoro.

Per usufruire dello sgravio:

Il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS – avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line “OMEZ”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito internet www.inps.it. – una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, indicando i seguenti dati:

  • il lavoratore nei cui confronti è intervenuta o potrebbe intervenire l’assunzione ovvero la trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine;
  • la regione e la provincia di esecuzione della prestazione lavorativa, che devono rientrare tra le regioni per le quali è previsto il finanziamento;
  • l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità;
  • la misura dell’aliquota contributiva datoriale che può essere oggetto di sgravio;
  • se per l’assunzione/trasformazione intende fruire anche dell’esonero previsto dall’articolo 1, comma 100 della legge di bilancio 2017.

Il rifinanziamento permette di sbloccare gli incentivi, che da qualche settimana erano fermi per mancanza di fondi. I datori di lavoro che hanno visto le proprie domande respinte possono ripresentarle pertanto all’INPS con la usuale procedura.