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Programmazione 2014-2020: le proposte della Cooperazione campana

L’Alleanza delle Cooperative Italiane Campania ha presentato le sue proposte per la nuova programmazione dei fondi europei. Lo ha fatto nell’ambito del seminario “La programmazione dei fondi europei 2014/2020, le opportunità per il sistema cooperativo”, svoltosi a Napoli, presso la sala riunioni del Gruppo di imprese sociali Gesco, alla presenza di Lucia Esposito, Presidente del Partenariato Economico e Sociale della Regione Campania e di Simonetta Volpe, Ufficio Programmazione Unitaria della Regione Campania.

Nell’ambito dell’evento, pensato per fornire alle imprese i primi strumenti interpretativi rispetto alla strategia europea, nazionale e regionale in fatto di programmazione e fondi a disposizione, il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Campania, Mario Catalano ed i Co-Presidenti Antonio Borea e Gian Luigi De Gregorio hanno illustrato, attraverso un documento sintetico già inviato al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e agli Assessori competenti, le criticità e i punti di forza di questa programmazione, con un focus speciale sull’apporto che le imprese cooperative possono dare, soprattutto in materia di workers buyout e start-up di impresa, in risposta alle numerose crisi aziendali e alla mancanza di occupazione giovanile in Campania.

Lucia Esposito ha sottolineato l’importanza dello sforzo che la cooperazione sta facendo per unificarsi, soprattutto in momenti di difficoltà come quelli attuali, per affrontare con più forza le sfide del mercato. Ha rimarcato la necessità di usare bene e subito i fondi che sono arrivati o che stanno per arrivare in Campania, per creare le condizioni per lo sviluppo del territorio.

Da parte sua, Simonetta Volpe ha illustrato le priorità strategiche della Regione Campania che ha scelto di puntare sulla competitività delle imprese, sulle eccellenze, su settori come l’agroalimentare, la produzione culturale ed il turismo, il sociale, sempre coniugando innovazione e produzione.

In estrema sintesi, i temi dirimenti per lo sviluppo regionale secondo la cooperazione:

  • La necessità di una visione unitaria della programmazione, superando la divisione tra Fondi, coordinando le azioni e la spesa per obiettivi tematici.
  • La copertura di bilancio dei cofinanziamenti regionali ai Fondi europei.
  • Coordinamento tra i Grandi progetti e la programmazione delle Città e delle aggregazioni dei Comuni, costituendo un fondo di rotazione, per finanziare la progettazione delle opere pubbliche, per i Comuni ed altri enti senza capacità finanziaria.
  • Accelerazione delle procedure di adeguamento al nuovo Codice degli appalti, per evitare gare al massimo ribasso.
  • Sostegno alle politiche del lavoro, attraverso azioni a favore di start up (in accordo con i Fondi mutualistici cooperativi) e dei workers buyout cooperativi, creando un fondo rotativo stabile per erogare finanziamenti agevolati.
  • Per quanto attiene alle politiche sociali, sostegno agli investimenti ma anche alle spese gestionali in fase di start up.
  • Strategia per le aree interne e riscoperta delle vocazioni territoriali, valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e della cultura, ricondotta all’idea di distretti culturali. Valorizzazione dei borghi, con riferimento alle esperienze delle Cooperative di Comunità e per il sostegno al turismo responsabile.
  • Sostegno all’aggregazione tra imprese e valorizzazione della forma di impresa cooperativa, come volano di sviluppo.
  • Rispetto all’agroalimentare, affrontare immediatamente il problema del cofinanziamento regionale delle misure previste dal PSR; adeguamento e realizzazione di nuove piattaforme logistiche orientate ai mercati esteri e della grande distribuzione; sostegno a innovazione e ricerca, ma anche investimenti per la progettazione, la realizzazione e l’acquisto di macchine per l’agricoltura di montagna. Infine, maggiore funzione di controllo e verifica dell’utilizzo dei fondi, non solo per i destinatari ma anche per gli enti gestori.