Promuovere la sana cooperazione di settore, con un focus sui piani di gestione pesca e il metodo della circuizione. Erano questi i grossi temi del convegno “Piani di gestione pesca a circuizione nel compartimento marittimo di Salerno: verso una Pesca Responsabile” che lo scorso 10 novembre ha organizzato il Csc Salerno (Centro servizi di Salerno), in collaborazione con il consorzio ittico “Ippocampo” e Confcooperative Salerno. L’Ippocampo ha condiviso i suoi timori sui rischi della circuizione, tecnica di pesca che in passato ha determinato la crisi del settore a causa di un uso smodato e irresponsabile delle reti. Una tecnica che, al di là degli abusi, ha fatto il successo della costa salernitana. Basta pensare alle alici di Cetara famose in tutto il mondo, o alla pesca del tonno in cui tanti pescatori, anni addietro, erano leader di mercato. L’idea per ovviare a qualsiasi rischio è promuovere, in accordo con le istituzioni provinciali e regionali, la stesura di un piano di gestione per la pesca a circuizione nella provincia di Salerno, sensibilizzando anche i massimi esperti in materia a livello nazionale. Il piano prevede un accordo sottoscritto da almeno il 70% dei pescatori di una determinata area territoriale, e dispone le regole per una pesca responsabile. Anche la Regione Campania ha abbracciato questa tendenza: con la misura 3.1 del Fondo europeo per la pesca (FEP) incentiva economicamente gli operatori che propendono per tecniche di pesca più selettive, riducendo così le catture accessorie. Il consorzio salernitano intende intraprendere proprio questa strada, consapevole che il lavoro di pescatore passa prima di tutto dalla tutela del mare. Tra i relatori, Maurizio Giordano del Consorzio Ittico Ippocampo, Giovanni Aniello Ferrigno vice presidente di Federcoopesca nazionale, Giuseppe Fiorillo, presidente cooperativa “Pescatori Provinciali”, Mario Ferretti responsabile Scientifico del C.I.R.S.PE. e Manrico Gesummaria presidente Confcooperative di Salerno.
