Lavori di pubblica utilità: Social Lab continua con l’integrazione dei condannati

condannati-alla-pena-di-lavori-utiliVi abbiamo già raccontato della convenzione che la cooperativa sociale di Benevento Social Lab ha concluso con il Tribunale per accogliere i condannati ai lavori di pubblica utilità (qui per leggere l’articolo).

Ebbene, da qualche tempo la cooperativa ospita una donna condannata a 93 giornate di lavoro di pubblica utilità (in un primo momento condannata a 3 mesi di arresto ed 800 euro di multa) dal Tribunale di Ferrara per violazione dell’art. 186 del codice della strada.

Curiosi di sapere come la cooperativa sta impegnando la risorsa, abbiamo chiesto a Maria Grazia Di Meo di raccontarcelo: “Il percorso di questa donna con noi andrà avanti fino a settembre visto che la legge impone al massimo 6 ore lavoro settimanali. Per il momento l’attività lavorativa si concentra nella sede amministrativa della cooperativa. In particolare ci sta dando una mano a pubblicizzare il servizio di manutenzione verde rivolto ai privati che vede protagonisti come giardinieri un gruppo di utenti del dipartimento di salute mentale a cui abbiamo fatto una formazione specifica”.

UN FLASH SU QUESTA CONVENZIONE

La Social Lab ha concluso una convenzione con il Tribunale di Benevento della durata di 5 anni. L’accordo permette alla cooperativa di ospitare condannati ai lavori utili. La legge, infatti, stabilisce che il Giudice di pace penale o il Tribunale in composizione monocratica  possono, su richiesta dell’imputato, applicare la pena dei lavori di pubblica utilità: svolgere, cioè,  presso lo Stato, enti o associazioni di assistenza sociale, lavori di segreteria o di giardinaggio. In poche parole si tratta di applicare la nostra Costituzione che prevede una funzione rieducativa della pena.