Federcoopesca Campania discute di tracciabilità ed irregolarità nella filiera ittica

irregolarità-filiera-pesca-norme europeeCombattere le illegalità in qualsiasi fase della filiera della pesca. Hanno discusso sostanzialmente di questo i cooperatori del settore aderenti a Federcoopesca Confcooperative Campania, durante il seminario del 18 febbraio presso gli uffici dell’Unione regionale. L’esigenza di fare il punto su controlli e tracciabilità è nata dall’applicazione del regolamento (CE) n. 1224/2009 che istituisce un regime di controllo comunitario per il settore pesca.
“Questo incontro era necessario. Nel primo periodo dell’entrata in vigore dei regolamenti n. 1224/2009 e n. 404/2011 sono emerse diverse criticità rispetto alla comprensione e all’applicabilità della nuova normativa” spiega Sergio Lubrano, presidente della Federazione regionale.
Gli interventi precisi e le richieste pertinenti degli operatori ittici presenti, hanno delineato, attraverso una discesa nei meandri della normativa, un quadro chiaro sul nuovo regime di controllo, nonché sulle tematiche connesse al regolamento CE 1224/2009 ed alle relative norme attuative.
Tra gli argomenti discussi: le verifiche sulla potenza dei motori, le novità in materia di licenze e autorizzazioni, i sistemi di controllo satellitari, longbook cartaceo ed elettronico, funzionamento licenza a punti, marcatura degli attrezzi, tracciabilità e commercializzazione.

Al seminario hanno partecipato e relazionato : Gilberto Ferrari, direttore nazionale di Federcoopesca; Mario Ferretti e Gianludovico Ceccaroni, esperti in materia e della cui competenza si avvale la Federazione.