giovani-al-lavoro

Cooperazione sociale e Mezzogiorno: Federsolidarietà Campania testimonia una forza

La cooperazione sociale è già il futuro di tanti giovani, solo nel Mezzogiorno la concentrazione delle imprese sfonda il tetto dell’80,01%. Se n’è parlato a Roma all’Assemblea di Federsolidarietà – Confcooperative

La cooperazione sociale apporta un importante contributo all’occupazione, anche al Sud. A scegliere questa forma di impresa, che non prevede capi ma solo pionieri, sono soprattutto i giovani: il 70,8% è under 50enne, percentuale che tocca il 78,1% al Centro e che addirittura sfonda la soglia dell’80,1% nel Mezzogiorno. Tutto questo è emerso durante “Innovatori di territorio”: la due giorni di lavori e dibattiti su welfare, territorio, servizi alla persona di Federsolidarietà- Confcooperative (6.050 cooperative, 226mila persone occupate, oltre 220mila soci e 6,3 miliardi di euro di fatturato) che ha riconfermato presidente Giuseppe Guerini.

giovani-al-lavoroL’Assemblea, a cui hanno partecipato anche i delegati di Federsolidarietà Campania, (4.000 soci, la cui maggioranza, il 52%, sono donne e un fatturato aggregato che supera i 90 milioni di Euro) si è svolta alla presenza di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il parlamento, intervenuta sulla Riforma del Terzo Settore.

“La Campania è una regione dove la cooperazione sociale ha un impatto significante sull’occupazione e sulla tenuta del welfare, oggi interessato da un cambiamento epocale. Dove lo Stato arretra, la cooperazione sociale risponde, pur con tutte le fatiche del caso, specie nel nostro territorio. In Campania patiamo ancora i ritardi nei pagamenti e l’assenza di tutele normative. Insisteremo per rafforzare le comunità locali e creare altra occupazione” commenta Giovanpaolo Gaudino, presidente di Federsolidarietà Campania e cooperatore sociale napoletano.

Anche Maria Patrizia Stasi, presidente Confcooperative Campania, è una cooperatrice sociale, attiva da anni nel salernitano. “Contribuire al benessere e allo sviluppo dei territori e delle comunità è il nostro obiettivo. Federsolidarietà Campania, insieme alle altre Federazione dell’Associazione, metterà in campo progetti concreti che possano dare sviluppo alle nostre associate ma al tempo stesso essere attrattori di nuove risorse economiche e possibilità occupazionali. Mai come ora siamo concentrati a dare risposte concrete al mondo della cooperazione, con lo sguardo rivolto allo sviluppo e all’occupazione” dice la Stasi.

Giuseppe Guerini, presidente nazionale della Federazione, fa sapere che al Governo sono state avanzate molte proposte concrete, a partire dall’imminente riforma del Terzo settore. “Il campo di gioco del sistema delle cooperative e delle imprese sociali sono i bisogni delle comunità, che riusciamo a intercettare perché siamo radicati sul territorio. Per questo riteniamo che si possa realizzare un piano industriale dei beni comuni che consenta alle forme d’impresa sociale di gestire, insieme al welfare, beni pubblici, risorse naturali abbandonate. Siamo al lavoro per offrire sistemi innovativi che rispondano da subito alle esigenze collettive” assicura Guerini.

Il ministro Poletti ha evidenziato la necessità di “semplificare l’impianto di norme e regole del paese”, mentre il ministro Boschi ha detto che “La riforma del terzo settore é il tassello di un mosaico più ampio e la cooperazione può essere protagonista nella riforma”. Boschi ha fatto riferimento alle cooperative che deviano dal loro percorso “dobbiamo separare il grano dall’olio, dividere chi fa bene da chi fa male”. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative le ha fatto eco “Le cooperative che operano in modo distorsivo non sono cooperative. Creano danni economici e di immagine”.

DATI

Negli anni della crisi le oltre 6.000 cooperative di Federsolidarietà hanno realizzato 42.300 posti di lavoro. Gli occupati della federazione sono complessivamente 226.300 (+23%): 178.000 che operano nei servizi socio sanitari ed educativi di tipo A e 48.300 nelle cooperative sociali di tipo B.

Le persone “ufficialmente svantaggiate” censite sono oltre 16.500. Nel complesso nelle cooperative sociali di Federsolidarietà prevale il rapporto di lavoro stabile. Di fatto, il 75,3% del totale occupati ha un rapporto di lavoro da dipendente a tempo indeterminato. Oltre ai lavoratori, nelle cooperative sociali di Federsolidarietà sono coinvolti anche 21.500 soci volontari, un valore aggiunto del radicamento territoriale e del contributo che le comunità locali danno al nostro lavoro.

 

Rassegna

La voce sociale: Cooperazione sociale e Mezzogiorno: Federsolidarietà Campania testimonia una forza

Scrivo Napoli: La cooperazione sociale, una risorsa per il Sud

Arga Campania: Cooperazione sociale e Mezzogiorno: Federsolidarietà Campania testimonia una forza

Local Genius: Confcooperative Campania: la cooperazione sociale e lo sviluppo occupazionale